Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù. E Dio, che disse: "Rifulga la luce dalle tenebre", rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo.
Noi però abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi. (2Cor 4,5-7)

domenica 16 ottobre 2011

Immagine di chi?


«Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

L’intenzione dei farisei è poco retta: vogliono cogliere in fallo Gesù. Ma il problema che sollevano è scottante per il popolo ebreo: son dominati dalla potenza romana, che batte moneta, detta leggi, riscuote le tasse e impoverisce la gente. Si sentono umiliati da questo potere straniero. E chiedono con sofferenza: è giusto o no per un pio Israelita pagare il tributo a Cesare?

Gesù: La moneta è coniata con l’immagine di chi? Di Cesare! Allora rendete a Cesare quello che è di Cesare… e questo non vi impedirà di rendere a Dio ciò che è di Dio.

Ma cosa è “di Dio?”

Nel libro della Genesi si legge: Dio creò l’uomo a sua immagine.

Qual è dunque la preziosa “moneta” che reca impressa l’immagine di Dio? L’uomo! Rendete dunque a Dio quello che è suo, restituite a Dio ciò che sulla terra reca la sua immagine, conducete uomini a Dio, conducete anime alla consapevolezza di essere sacre, amate, alla conoscenza di Dio, di cui esse son immagine!

In questi giorni assistiamo su scala mondiale alla rivendicazione popolare contro il mondo della finanza che ha avvelenato l’economia. Ma la protesta, se si fa violenta e distruttiva, manca il suo bersaglio.

La Parola di Dio ci richiama a un atteggiamento di pace, dicendoci di non temere, perché la salvezza dell’uomo è promossa sì dalla giustizia e dal benessere economico, ma non è tutta qui.

La salvezza non è questione di pagare o meno una tassa, di sovvertire o meno un ordine politico o economico. La salvezza è riconoscere ciò che è di Dio e rendergli il culto che gli spetta, rendergli culto tramite l’amore per la dignità dell’uomo, che di Dio è l’immagine.

Nietzsche diceva: "di tutto conosciamo il prezzo, di niente il valore". 
Ma tu, per sapere il valore chiedi: di chi è immagine?
  
Shalom! Pace-gioia-prosperità… salvezza!

domenica 9 ottobre 2011

Nozze regali


Commento dell’amica Evelina Monteleone
Ricordate il matrimonio di William e Kate? E come dimenticarlo? Ne hanno parlato per mesi tv, giornali, internet... come si vestiranno, cosa mangeranno, quanto costerà, chi verrà invitato... il matrimonio del secolo!
Chi non ha mai pensato anche solo per un istante “e se fossi invitato anche io?” o addirittura “Se fossi al loro posto?” Chissà cosa avremmo fatto noi, come ci saremmo preparati, vestiti, pettinati…
Cristo sposo della Chiesa
E ci siamo mai accorti di essere invitati alle Nozze del Figlio del Re tutte le domeniche?
E di essere non solo invitati, ma di essere addirittura la Sposa!
La S. Messa è molto di più delle nozze di William e Kate o di qualsiasi altro regnante! Eppure tanti se ne dimenticano o hanno altro da fare o restano a dormire o insultano i sacerdoti (suoi servi) dicendo che loro sono peggiori e che quindi non vale la pena ascoltarli… come se a Messa dovessimo andarci per loro e non per Dio!
E quando ci andiamo spesso siamo distratti, annoiati, non in Grazia di Dio (l’abito nuziale).
“Molti sono chiamati ma pochi eletti” e sfido chiunque a dire che il fatto di essere pochi eletti dipenda da chi chiama… e non invece da chi NON risponde?

domenica 2 ottobre 2011

Una meraviglia ai nostri occhi

Vangelo della XXVII Domenica T.O. (Mt 21,33-43)
Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:
«Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo.
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».
Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: 
“La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi”?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».
***
Siamo venuti a questo mondo piccoli e senza niente. Ci è stato dato tutto: un grembo, un corpo, una famiglia, casa, cibo e vestito, calore e affetto, la parola, la mente, un popolo, l’istruzione, un lavoro… insomma… la vita. La vita è la vigna che il buon Dio ha piantato per noi, e ci ha dato anche tutti i mezzi per coltivarla e portare frutti.
Ma c’è una strana tendenza che l’uomo ha: appropriarsi di ciò che non è suo!
Giunge il Signore, il Figlio di Dio, l’erede e legittimo proprietario della vigna, per partecipare con noi dei frutti, i suoi frutti che noi abbiamo coltivato…

Reazione: “Costui è l’erede… [fuori programma, spavento, confusione, e ora che cosa ci chiederà!]… Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”

Perché Gesù spaventa tanto? Lui, così mite e senza mezzi? Forse perché dice la verità? Sì, la verità, quando è detta, è un’arma che spaventa… perché l’orecchio umano la riconosce subito. Ma Gesù non è solo colui che dice la verità. Lui è il Figlio di Dio, e sì, i suoi avversari sotto sotto lo riconoscono molto bene… Lui è la Verità che disarma tutti i menzogneri e i sotterfugi, che espropria chi si è appropriato di ciò che non è suo, li espropria con una parola, con il diritto di Colui che è l’Erede, il Signore. “Su uccidiamolo! Qui non c’è altro rimedio, uccidiamolo prima che apra bocca! Avremo l’esclusiva sulla gestione della vita e nessuno ci chiederà più nulla”.

Beati invece i poveri in spirito, coloro che non si appropriano di nulla, ma vivono ringraziando e attendendo tutto da Dio. Essi non si spaventeranno all’arrivo del Signore, ma gioiranno, siederanno a mensa con lui, eredi in eterno delle ricchezze della vita… di essi è il Regno dei cieli!

Questo è stato fatto dal Signore. Una meraviglia ai nostri occhi.