Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù. E Dio, che disse: "Rifulga la luce dalle tenebre", rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo.
Noi però abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi. (2Cor 4,5-7)

martedì 2 agosto 2011

NON ANNI, ANIME! – la festa del perdono di Assisi

Una notte dell'anno del Signore 1216, Francesco era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesetta della Porziuncola, quando improvvisamente dilagò nella chiesina una vivissima luce e Francesco vide sopra l'altare il Cristo rivestito di luce e alla sua destra la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine di Angeli. Francesco adorò in silenzio con la faccia a terra il suo Signore!
Gli chiesero allora che cosa desiderasse per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco fu immediata: "Santissimo Padre, benché io sia misero e peccatore, ti prego che a tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe".
"Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande - gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza".
E Francesco si presentò subito al Pontefice Onorio III che in quei giorni si trovava a Perugia e con candore gli raccontò la visione avuta. Il Papa lo ascoltò con attenzione e dopo qualche difficoltà dette la sua approvazione. Poi disse: "Per quanti anni vuoi questa indulgenza?". Francesco scattando rispose: "Padre Santo, non domando anni, ma anime". E felice si avviò verso la porta, ma il Pontefice lo chiamò: "Come, non vuoi nessun documento?". E Francesco: "Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l'opera sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni". E qualche giorno più tardi insieme ai Vescovi dell'Umbria, al popolo convenuto alla Porziuncola, disse tra le lacrime: "Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!".
(Da "Il Diploma di Teobaldo", FF 3391-3397)

“Non domando anni, ma anime! Gesù dammi anime per Te!”
Una preghiera ardita, che si mette quasi alla pari con Dio, che pretende da Dio quello che Dio stesso desidera.
Così pregò san Francesco, come tanti altri santi prima e dopo di lui, e come Gesù stesso sulla croce: “Padre, perdona loro!”
Che spettacolo i santi, nostri fratelli, deboli peccatori, che implorano per noi:  "Signore, hai perdonato me, hai salvato me, salva ora anche questi miei fratelli!"
Beato chi partecipa alla festa del perdono, perché si attacca con scaltrezza a questa catena di fratellanza, misericordia e gioia.


La festa del perdono si celebra alla chiesa della Porziuncola in Assisi ogni giorno, e il 2 agosto in tutte le chiese francescane e parrocchiali del mondo. Si festeggia per la propria anima e per l’anima dei propri cari che già riposano nell’attesa della risurrezione.

- Celebra il sacramento della confessione (negli otto giorni precedenti o successivi): è la festa di un abbraccio misericordioso di Dio che ri-crea la sua alleanza con te, che sei creato a Sua immagine.
- Rimanga nel tuo cuore il sincero desiderio di distaccarti dal male che avevi commesso e da ogni peccato, prega Dio che ti rinnovi sempre questo desiderio
- Partecipa alla santa Messa e accostati alla Comunione Eucaristica, nella quale c’è la perfetta comunione con Gesù povero e sofferente e con il suo popolo.
- In una chiesa parrocchiale o francescana prega con il Credo, il Padre nostro, e una preghiera per i desideri e le intenzioni del Papa, per la sua salute e santità, per tutte le persone che egli è chiamato a servire…

Buona festa!!!